Con sentenza n. 8472/2022 del 15 marzo 2022, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione si sono pronunciate sulla validità della fideiussione rilasciata da un c.d. “Confidi minore” (iscritto nell’elenco di cui all’art. 155, comma 4, TUB) nell’interesse di un proprio associato, a garanzia di un credito derivante da un contratto non bancario.
La Suprema Corte esclude, infatti, che si possa parlare di nullità per violazione di norma imperativa, non essendo, tale nullità, prevista in modo testuale. Né è possibile ricavarla indirettamente dalla previsione secondo cui i Confidi minori svolgono esclusivamente l’attività di garanzia collettiva dei fidi e i servizi a essa connessi o strumentali per favorire il finanziamento da parte delle banche e degli altri soggetti operanti nel settore finanziario. Da tale disposizione non è infatti possibile desumere implicitamente un divieto assoluto di svolgere anche attività diverse.
Il rilascio di fideiussioni non è del resto attività riservata a soggetti autorizzati iscritti nell’apposito elenco di cui all’art. 107 TUB, né preclusa alle società cooperative che operino in coerenza con l’oggetto sociale.
Corte di Cassazione, Sezioni Unite, sent. 8472 del 15.03.2022