Doveri del Collegio Sindacale secondo il nuovo Codice della Crisi e dell’Insolvenza

Il Codice della Crisi e dell’Insolvenza (CCI), modificato dal D.Lgs. n. 83/2022 ed entrato in vigore il 15 luglio 2022, incide direttamente sui doveri degli organi sociali ed in particolare del Collegio Sindacale, già chiamato dal Codice Civile a vigilare sull’adeguatezza e sul concreto funzionamento degli assetti organizzativi ed ora rafforzato, siccome evidenziato da Assonime nella Circolare n. 27/2022 nei suoi doveri di controllo dal CCI, al fine di poter rilevare tempestivamente una eventuale crisi e perdita di continuità aziendale nelle situazioni di difficoltà economica della società controllata.

 Al Collegio Sindacale è richiesto:

  1. un controllo ex ante, per rilevare eventuali mancanze o irregolarità che devono essere segnalate tempestivamente agli amministratori, così da instaurare con i medesimi una dialettica collaborativa e continuativa.
  2. Di segnalare per iscritto, all’organo amministrativo la sussistenza dei presupposti per la presentazione dell’istanza di accesso alla composizione negoziata.

Il Collegio Sindacale viene avvertito:

  • dai creditori pubblici qualificati del superamentodi determinate soglie di attenzione, così come previste dagli artt. 25-novies e seguenti del CCI;
  • delle variazioni, revisioni o revoche degli affidamentiin corso comunicate al cliente, dalle banche e dagli altri intermediari finanziari di cui all’art. 106 del Testo Unico Bancario.

A differenza di quanto previsto nella versione originaria del decreto introduttivo del CCI, gli obblighi di vigilanza sugli assetti e di segnalazione all’organo di amministrazione, gravano ora in capo al solo organo di controllo e non, ove presente, al soggetto incaricato della revisione legale.

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