Nel numero 15 – Dicembre 2020 dei “Quaderni dell’antiriciclaggio – Analisi e studi”, l’Ufficio Indagini Finanziarie per l’Italia (UIF), sulla base delle informazioni disponibili utilizzando dati di bilancio 2016-18, dà conto di aver sviluppato un indicatore che sintetizza alcune delle più significative caratteristiche delle società “cartiere” relative alla struttura produttiva, al personale, all’esposizione finanziaria, alla dotazione patrimoniale e alla capacità reddituale.
L’indicatore sintetico è stato derivato dall’aggregazione lineare di 5 indicatori semplici di bilancio, espressi come rapporti fra variabili del conto economico (es. spese per il personale) o dello stato patrimoniale (es. patrimonio netto) di una società e denominatori quali, in base alla tipologia dell’indice, i ricavi o l’attivo/passivo di bilancio.
Secondo il GAFI, infatti, le società “cartiere” sono caratterizzate da una struttura scarsamente indipendente dal punto di vista delle operazioni compiute e da personale e/o immobilizzazioni inconsistenti o del tutto assenti. Tali elementi caratterizzanti, non rendono quindi compatibili tali fattispecie con la reale attività d’impresa in un contesto di produttività e concorrenza.