Con ordinanza n. 5638 pubblicata il 21 febbraio 2022, la Corte di Cassazione ha riconosciuto la sussistenza del concorso di colpa del correntista per non essersi attivato al fine di denunciare le operazioni illecite effettuate dal dipendente della Banca sul proprio libretto di deposito e risparmio, nonostante lo stesso fosse nelle condizioni di accorgersi degli illegittimi prelevamenti.
In particolare, la Corte ha affermato che il concorso di colpa non si fonda sulla sola verifica delle annotazioni sul libretto, bensì e principalmente sull’idoneità delle operazioni illecite ad essere scoperte dal correntista, recatosi personalmente in banca per operare in proprio sul libretto di deposito anche dopo i primi consistenti prelevamenti.
Corte di Cassazione, ord. n. 5638/2022 del 21 febbraio 2022